Giuliano Briganti
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Giuliano Briganti in Cosmopolita

Tessera di riconoscimento rilasciata ai giornalisti
Commissione Alleata,1944
Giuliano Briganti in Cosmopolita (giugno 1944 – dicembre 1945)
 
Questa riduzione della tesi, portata avanti con grande cura da Floriana Giuri, che vede come relatrici Barbara Cinelli per la parte del Novecento e Silvia Ginzburg per la parte dell’arte moderna, chiude la storia di Cosmopolita. E’ la prima tesi, almeno che noi conosciamo, su Giuliano. Speriamo che dopo questa ce ne siano altre; quello che stiamo cercando di fare è indirizzare gli studenti verso uno studioso, che forse conoscono poco, ma che può ancora dare, agli studi e alla vita, dei suggerimenti non inutili.
 
(Luisa Laureati Briganti)
 

L’immagine riportata in questa sezione riproduce la tessera di riconoscimento rilasciata ai giornalisti professionisti dalla Commissione Alleata,1944, ritrovata da Luisa Briganti tra i documenti di Giuliano Briganti.
Giuliano non si era mai ricordato di essere un giornalista professionista proprio perché non ha mai creduto di essere in nulla “professionista”. Questa sua incapacità di catalogarsi è stata in parte negativa, ma la parte positiva è stata molto forte; gli ha permesso di essere un uomo mentalmente completamente libero. Non aveva nessun contratto ne all’Espresso ne a Repubblica, nessuna assicurazione. Non aveva nessuna tessera per entrare nei Musei gratis e senza fare la fila, le file le abbiamo sempre fatte. Vedemmo insieme un’unica mostra senza fare la fila, fu a Parigi. Un mese prima della sua morte tentai e alla fine riuscii ad iscriverlo come pubblicista. Quello dei giornalisti è un mondo chiuso in cui entrare è quasi impossibile. (Luisa Laureati Briganti)